venerdì 3 luglio 2015

“Il genocidio di Srebrenica alla luce dei fatti degli anni Duemila” – di Riccardo Noury


Srebrenica, l’11 luglio del 1995. Oltre diecimila maschi tra i 12 e i 76 anni vengono catturati, torturati, uccisi e inumati in fosse di massa. Stesso destino hanno alcune giovani donne abusate dalla soldataglia. Le vittime sono bosniaci musulmani, da oltre tre anni assediati dalle forze ultranazionaliste serbo-bosniache agli ordini di Ratko Mladić e dai paramilitari serbi.
Vent’anni dopo Riccardo Noury e Luca Leone entrano con Srebrenica. La giustizia negata nel buco nero della guerra e del dopoguerra bosniaco e nel vuoto totale di giustizia che ha seguito il genocidio di Srebrenica, una delle pagine più nere della storia europea del Novecento e sicuramente la peggiore dalla fine della seconda guerra mondiale.
Pubblichiamo un estratto tratto dal libro di Riccardo Noury e Luca Leone che fornisce una chiave di lettura dei fatti di allora. Il testo è liberamente utilizzabile dalla stampa citando la fonte © Infinito edizioni – 2015.

“C’è un’altra ragione che spiega il distacco emotivo da Srebrenica, il ridimensionamento del genocidio a un fatto non eccezionale e controverso di guerra. Quella ragione è il modo in cui oggi vediamo l’Islam.
All’inizio degli anni Novanta, l’Islam non era ancora il “nemico”. Non lo era più il comunismo. Erano anni in cui identificare vittime e carnefici era chiaro e non c’era bisogno di contaminare i senti­menti con le fobie.
L’islamofobia era prevalentemente confinata all’interno di gruppi religiosi tradizionalisti. Sarajevo era la città perfetta, in cui quattro religioni monoteistiche convivevano. Era la Gerusalemme realizza­ta, mentre lì partiva la seconda intifada.
L’11 settembre 2001 è stato lo spartiacque. Da quel giorno, ogni ragionamento su una religione praticata da circa un miliardo e mezzo di persone nel mondo è stato raso al suolo in nome della sua identificazione, del suo schiacciamento sulle azioni di gruppi che all’Islam si richiamano: i talebani, la rete del terrore qaedista, e via via i ribelli libici, i Fratelli musulmani, il Fronte al-Nusra, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante e ora lo Stato islamico tour court.
L’Europa si è fatta divorare dall’islamofobia, col contributo nient’affatto trascurabile di criminali efferati, come quelli che a Parigi “per vendicare il profeta” hanno compiuto una strage il 7 gen­naio 2015 nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo, replicata il giorno dopo in un supermercato kosher.
Resta il fatto che un velo, un kebab, una moschea, una barba sono diventati il bersaglio delle leggi, dello stigma, del sospetto. A Sarajevo si è iniziata a vedere qualche donna velata. In nome dell’i­slamofobia, si è rimesso tutto in discussione. Come per certe per­sone era meglio Bashar el-Assad rispetto all’Isis, era meglio Mladić rispetto ai musulmani bosniaci.
L’elenco infinito degli uccisi di Srebrenica è stato riletto con que­sta filigrana fobica, e via via quegli uomini, quei ragazzi, sono di­ventati sempre meno europei, sempre meno slavi, sempre meno bosniaci e sempre più musulmani”.

Gli autori
Riccardo Noury è il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione non governativa per i diritti umani di cui fa parte dal 1980. Ha curato Non sopportiamo la tortura (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), Poesie da Guantánamo (Edizioni Gruppo Abele, 2007) ed è stato coautore di Un errore capitale (Edizioni Cultura della Pace, 1999). Blogger per Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano e Articolo 21. Zemaniano. Con la nostra casa editrice ha pubblicato (con Luca Leone) Srebrenica. La giustizia negata (2015). 
Luca Leone, giornalista professionista, è nato nel 1970 ad Albano Laziale (Roma).
Ha scritto o scrive, tra gli altri, per Liberazione, Avvenimenti, Internazionale, Modus Vivendi, Il Venerdì di Repubblica, Popoli e Missione, Medici Senza Frontiere, Galatea, Vita, Misna.
Ha pubblicato:
- Infanzia negata, Prospettiva edizioni, Roma, 2003;
- Il fantasma in Europa. La Bosnia del dopo Dayton tra decadenza e ipotesi di sviluppo, Il Segno dei Gabrielli, Verona, 2004;
- Anatomia di un fallimento. Centri di permanenza temporanea e assistenza (a cura di), Sinnos editore, Roma, 2004;
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Srebrenica. I giorni della vergogna, Infinito edizioni, 2005 (quattro edizioni, 2005-2011);
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Il prode Ildebrando e la bella Beotonta, Infinito edizioni, 2005;
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Sotto il Mattone. L'avventura di cercare casa, Infinito edizioni, 2007;
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Uomini e belve. Storie dai Sud del mondo, Infinito edizioni, 2008;
- 100 ottime ragioni per non amare Roma, Infinito edizioni, 2010;
- Enzo, Infinito edizioni, 2010;
- Bosnia Express, Infinito edizioni (tre edizioni), 2010;
- Saluti da Sarajevo, Infinito edizioni, 2011;
- Mister sei miliardi, Infinito edizioni, 2012;
- Fare Editoria, Infinito edizioni, 2013.
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Le avventure dell'Agente Zero Zero Meh, Infinito edizioni, 2013 (solo digitale)
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I bastardi di Sarajevo, Infinito edizioni, 2014
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Srebrenica. La giustizia negata, (con Riccardo Noury), Infinito edizioni, 2015